RGB: i colori della luce
Perchè le cose appaiono colorate? Cosa è il colore?
Sappiamo che noi, proprio come le nostre fotocamere, vediamo le cose perchè queste riflettono parte della luce che le colpisce e questa luce riflessa arriva fino ai nostri occhi, o ai nostri obiettivi, e lascia una traccia nella nostra retina, o nei nostri sensori o pellicole.
Dunque gli oggetti appaiono di un modo o di un altro a seconda di questa luce che li colpisce e rimbalza.
La luce è semplicemente una radiazione elettromagnetica alla quale il nostro corpo reagisce attraverso quella che chiamiamo “vista”. Altre radiazioni emesse dal sole vengono rilevate dal nostro corpo in altro modo: i raggi UV ad esempio fanno scurire la nostra pelle mentre non sono percepibili dai nostri occhi.
Pertanto possiamo comprendere che le cose appariranno in un modo od in un altro a seconda di come è la luce che li colpisce. Ma non solo: il loro modo di apparire dipenderà anche dalla loro natura fisica, ovvero dal modo in cui altereranno la luce ricevuta al momento di farla rimbalzare.
Per meglio comprendere faremo riferimento alla luce per antonomasia: quella del sole. Che in gergo fotografico si chiama col termine anglofono “daylight”, letteralmente luce del giorno. Eh sì perchè la luce che arriverà sulle cose sarà sì quella del sole ma sarà alterata da tutto ciò che si trova in mezzo! Così che ad esempio in una giornata piovosa la luce diretta del sole sarà alterata (filtrata) dalle nuvole, al tramonto il sole è basso e l’attraversare l’atmosfera terrestre (fatta di particelle invisibili a noi ma ad ogni modo con delle proprietà fisiche proprie) farà sì che le diverse componenti della luce subiscano deviazioni differenti con la conseguenza di conferire alla luce che riceviamo un colore particolare.
Componenti della luce? Ebbene sì. Per procedere con la comprensione dei colori dobbiamo andare a studiare come è fatta la luce e scopriamo che essa è fatta di parti, può più precisamente essere “scomposta” in parti, o componenti che dir si voglia.
Si è studiato nel corso della storia che un fascio di luce solare diurna, che chiameremo Luce Bianca, fatto passare attraverso una serie di superfici traslucide con una precisa angolazione (quello che si chiama un Prisma) si scompone in una serie di componenti ognuna con il suo colore.
Da questo punto lo studio della luce e del colore può essere alquanto complesso per chi non voglia addentrarsi in studi scientifici.
Per noi che ci interessiamo di fotografia ovvero scrittura con la luce, sarà sufficiente indirizzarci su alcuni aspetti specifici prendendoci la licenza di trascurarne molti altri che, appunto, non influiscono a livello pratico con la nostra attività. Pertanto le componenti della luce che ci interesseranno sono il Rosso il Verde ed il Blu, comunemente indicate con le sigle anglofone RGB. Parliamo cioè di Metodo Colore RGB.
Abbiamo parlato prima di Luce Bianca che definiamo così perchè rappresenta il nostro bianco, quello per cui i nostri occhi sono progettati per recepire la totalità della luce, ed è riferito abbiamo detto alla luce del sole durante il giorno.
Quindi questa luce appare a noi bianca tuttavia gli oggetti attorno a noi illuminati da questo sole limpido sono multicolori! Abbiamo detto che entra in gioco anche la natura fisica degli oggetti: un oggetto “è” (non “appare”) bianco se la sua natura (il materiale di cui è fatto) è tale da riflettere tutta la luce che riceve senza alterarne le componenti. Un oggetto “è” rosso se da quella luce bianca che lo investe trattiene le componenti non rosse e riflette quindi solo il rosso.
Se l’oggetto che abbiamo appena definito come bianco venisse illuminato non più dal sole ma dalla luce riflessa dall’oggetto che abbiamo definito come rosso…come apparirebbe? Abbiamo detto che l’essere bianco sta ad indicare che riflette tutta la luce ricevuta senza alterazioni, ora poichè la luce che riceve è solo rossa ne conseguirà che l’oggetto che “è” bianco “appare” rosso.
A questo punto ragioniamo quindi su cosa accade ad un oggetto bianco nel momento in cui venga colpito da luci non più bianche (contenenti quindi come abbiamo detto tutte le componenti della Luce Bianca) ma di singoli colori.
Prima abbiamo detto che le componenti della Luce Bianca erano il Rosso il Verde ed il Blu.
Illuminiamo quindi la nostra superficie bianca con tre luci di questi colori e come è intuitivo le tre differenti porzioni di superficie appariranno nei rispettivi colori. E se queste luci dovessero andare a sovrapporsi? In questo caso parliamo di Sintesi Additiva in quanto ogni fascio di luce che arriva sulla superficie si va a sommare all’altro generando così una luce riflessa che comprende tutte quelle che si sono sovrapposte nella stessa porzione di superficie. Quindi sommando in Sintesi Additiva quelli che ora possiamo chiamare Colori Primari (RGB) a due a due avremo quelli che chiameremo Colori Secondari o Complementari che sono rispettivamente:
Giallo che si ottiene sommando Rosso + Verde: R+G=Y;
Cyan o Ciano che si ottiene sommando Verde + Blu: G+B=C;
Magenta che si ottiene sommando Rosso + Blu: R+B=M.
Laddove le tre luci RGB dovessero poi sovrapporsi tutte e tre ecco che tornerebbero a riunirsi tutte le componenti della Luce Bianca e difatti in quel punto la superficie che “è” bianca apparirebbe per l’appunto bianca.
Le nostre pellicole ed i nostri sensori sono appunto costruiti per reagire, tramite singoli strati per la pellicola e singole serie di fotoricettori per i sensori, alle singole 3 componenti della Luce Bianca. Nel caso dei sensori sarà poi il software della camera o del computer a “fondere” queste 3 serie per creare una immagine a tono continuo. Se si avvicina l’occhio al monitor o allo schermo della tv si noterà difatti che questi sono fatti solo ed esclusivamente di pixel rossi verdi e blu che accendendosi per ogni terna (detta Rosetta) con intensità differente daranno luogo ad un fascio di luce colorata il cui colore, osservato da una distanza dalla quale il nostro occhio non possa distinguere (tecnicamente Risolvere) i tre singoli pixel, sarà la risultante di queste tre componenti. Quindi con solo 3 colori noi possiamo riprodurre le milioni di sfumature cromatiche che il nostro occhio può percepire. La corsa al miglioramento tecnologico di questi dispositivi ha proprio lo scopo di raggiungere l’intera gamma percepibile dall’occhio.
Il video mostra sinteticamente tutto questo in modo empirico.
Se vuoi puoi provare tu stesso usando una superficie quanto più bianca possibile e tre torce della stessa intensità cui applicare del materiale trasparente che sia il più possibile rosso verde e blu. In mancanza di strumenti di cui si sappia con certezza essere bianco rosso verde blu, ci sarà ovviamente uno slittamento, una imprecisione dei colori…ma sarà comunque utile per rendersi conto della cosa.